
75 anni di esperienza nel costruire rinascite
Il Club Itaca Roma segue il modello internazionale di riabilitazione psichiatrica non clinica Clubhouse International, un modello concepito negli anni '40 negli Stati Uniti e continuamente migliorato e aggiornato fino ai nostri giorni.
Nel mondo esiste una rete di più di 350 centri come il Club Itaca Roma in cui vengono seguite le stesse linee guida - i 37 Standards - e in cui si respira la stessa atmosfera.
All'interno di una Clubhouse la riabilitazione avviene attraverso lo svolgimento quotidiano e routinario di attività reali e realmente necessarie al Club, aspetto fondamentale nella valorizzazione di chi le svolge e che rende i Soci/Utenti i veri protagonisti.
Possiamo definire una Clubhouse una Palestra di Lavoro: un ambiente semi-protetto in cui sperimentarsi, scegliere e - perchè no? - sbagliare.
La missione del nostro modello è quella di aiutare persone con disagio mentale a uscire dal proprio isolamento, a tornare ad essere parte attiva della società e a trovare e mantenere un lavoro retribuito.
Come si raggiunge tale obbiettivo?
Riacquisendo stima in sé stessi;
Abituandosi a scegliere autonomamente;
Avendo coscienza di sé e della propria patologia;
Adottando stili di vita salutari;
Coltivando relazioni sane;
Riabituandosi a ritmi di vita salutari;
Allenandosi a mantenere un lavoro retribuito.
Cosa vuol dire che al Club Itaca Roma si fa riabilitazione non clinica?
Vuol dire che all'interno del Club non è presente personale medico o terapeutico. Il percorso che si intraprende all'interno di una Clubhouse procede parallelamente al percorso di terapia portato avanti con psichiatri e psicoterapeuti.Nello svolgimento delle attività si viene affiancati dagli altri Soci Utenti e dallo Staff qualificato composto da professionisti esperti in relazione d'aiuto.La riabilitazione è incentrata sulla valorizzazione di tutto ciò che è la persona oltre all'aspetto patologico: capita spesso infatti che chi soffre di un disturbo mentale identifichi sé stesso (e venga identificato dagli altri) con la propria malattia.In una Clubhouse si lavora, sempre fianco a fianco, affinché ci si riconosca per le proprie qualità, abilità e attitudini, riducendo la propria malattia a solo una parte del sé che può rappresentare un carattere peculiare della persona e che va curato ma che comunque non sovrasta tutti gli altri aspetti della persona minimizzandola a una diagnosi.

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